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3D Company | Stampanti 3D per l'industria

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Approfondimento

Come creare file STL di qualità per la stampa 3D

Ti è mai capitato di disegnare oggetti con parti curve e una volta che le stampi in 3D le superfici sono sfaccettate invece che lisce? Se non ti succede, allora vuol dire che la guida a come creare file STL per la stampa 3D contenuta in questo articolo non ti serve. Se, invece, la cosa ti capita spesso, allora cercherò di spiegarti tutte le accortezze del caso affinché questo problema non si verifichi più.

Lo scopo di questa guida è cercare di aiutare i tanti utenti alle prime esperienze con la stampa 3D ad ottenere delle parti stampate in 3D uguali al disegno creato col programma CAD. Per aiutarti nella comprensione dei vari contenuti dell’articolo userò una scaletta di argomenti che parte dalla definizione del file STL fino alle impostazioni dei parametri di esportazione sui programmi CAD più comuni.

Sommario

  1. Che cos’è un STL?
  2. Stampa 3D STL: l’importanza della risoluzione alta
  3. Vantaggi e svantaggi dell’STL
  4. Qualità STL dall’anteprima di stampa di Eiger
  5. Definizione dei parametri STL
    a. Tolleranza cordale
    b. Tolleranza angolare
  6. Come esportare un file STL
    a. Impostazioni di esportazione STL da vari software CAD
Chi ha progettato questa parte ha commesso l’errore di generare un STL con una risoluzione eccessivamente grossolana: le differenze dal modello CAD sono dovute esclusivamente a impostazioni di esportazione STL non corrette.

Che cos’è un file STL?

Il file STL (acronimo di Standard Triangulation Language) nasce alla fine degli anni ’80 con la comparsa sulla scena mondiale delle prime stampanti 3D per polimeri. Da quel momento, l’STL è diventato il formato standard nel settore della stampa 3D. Una volta che il file viene importato nel software di slicing, questo dà tutte le istruzioni che la stampante 3D deve seguire per portare a termine il processo fabbricazione additiva. Gli STL non sono tutti uguali, ogni CAD ha una modalità di esportazione diversa e la sua qualità (ovvero, risoluzione) dipende dai parametri che vengono impostati.

STL file, vediamolo in dettaglio

Nel dettaglio, gli STL sono un insieme di triangoli che formano una mesh di piccole superfici continue di un modello 3D. Per essere più precisi, un file STL contiene un elenco di coordinate tridimensionali, raggruppate in gruppi di tre insieme a un vettore normale: ciascuno di questi gruppi di tre coordinate costituisce i vertici di un triangolo e il vettore (n) è normale, o perpendicolare, al piano descritto dai tre punti del triangolo.

Triangolo con geometria STL. Ogni triangolo in un file STL è rappresentato da un insieme di tre vertici e un vettore normale, come mostrato in questa immagine. Un file STL può contenere da centinaia di migliaia a milioni di triangoli o più e aumenterà di dimensioni del file in modo proporzionale al numero di triangoli.

In un file STL ASCII (basato su testo), ogni triangolo è rappresentato nel seguente formato, dove il vettore normale n è rappresentato da (ni, nj, nk) e ogni vertice v ha coordinate tridimensionali (vx, vy, vz).

Tutti i triangoli (in un STL ce ne sono milioni) formano una mesh che descrive la geometria tridimensionale e può quindi essere importata in un software di slicing. Nell’esempio qui sotto, viene mostrato il software di slicing Eiger di Markforged:

Un STL caricato in Eiger di un solido tridimensionale. Si noti che questo STL è stato generato intenzionalmente con una risoluzione triangolare bassa, motivo per cui sul modello sono chiaramente visibili grandi sfaccettature.

È importante notare che gli STL destinati alla stampa 3D dovrebbero contenere una o più mesh ben formate che racchiudono completamente la geometria che si desidera creare, con ciascun bordo del triangolo collegato esattamente a due facce (questo è talvolta noto come un STL collettore o uno senza spazi).

Tuttavia, un file STL è semplicemente un elenco di coordinate e vettori e non vi è alcun requisito nella specifica del file STL per tale condizione multipla. Le criticità maggiori si possono incontrare negli STL creati direttamente dagli scanner 3D perché possono contenere geometrie non-manifold, cioè superfici incomplete. Queste possono essere difficili o impossibili da stampare correttamente in 3D e possono, ancor prima della stampa, causare errori durante lo slicing.

Per evitare sorprese, è consigliabile esportare gli STL dal CAD con le indicazioni che seguono. Non c’è un CAD migliore di un altro per eseguire questa operazione. Programmi come Solidworks, Inventor o OnShape, in questo si equivalgono. È sufficiente che il CAD utilizzato abbia disponibili le opzioni di esportazione STL.

File STL per la Stampa 3D: l’importanza di una risoluzione alta

file STL a metà tra alta e bassa risoluzione
La figura qui sopra mostra due metà di una sfera salvate ciascuna con diverse risoluzioni STL. Il lato sinistro, la cui grandezza dei triangoli è più ampia, viene salvato con una risoluzione inferiore; mentre il lato destro, i cui triangoli sono più piccoli, con una risoluzione maggiore. Guardando da vicino il contorno della sfera, si nota come il lato destro si avvicina molto più a una curva liscia rispetto a quello sul lato sinistro.

Devo sempre impostare una risoluzione alta? Tutto dipende dalla qualità finale che vuoi ottenere per le parti stampate in 3D. Se le parti stampate avranno delle sfaccettature molto visibili, allora vuol dire che le impostazioni di esportazione STL hanno parametri di risoluzione troppo bassa. Con risoluzioni molto alte, invece, si otterrà un file molto pesante da gestire con conseguente rallentamento del software di slicing. Inoltre, risoluzioni eccessivamente alte non portano alcun vantaggio in quanto le stampanti 3D hanno una risoluzione limitata.

Vantaggi e svantaggi dell’STL

La semplicità del STL è la sua virtù ma anche, ahimè, il suo vizio. Abbiamo visto, infatti, che ormai tutti i CAD, da quelli gratuiti a quelli professionali, hanno la funzionalità di esportazione in STL. A conferma di ciò, tutte le stampanti 3D sul mercato usano questo formato di file per stampare in 3D i propri oggetti. La sua diffusione, unita alla compatibilità con gli strumenti del mondo dell’Additive Manufacturing, ne fanno un formato semplice e a disposizione di tutti. La sua stessa semplicità, però, presenta delle criticità che ne limitano il suo utilizzo: gli STL non forniscono alcuna informazione né sull’unità di misura (se in millimetri, pollici, ecc.), né sulla loro risoluzione.

Disegno CAD diverso dalla parte stampata in 3D
A sinistra, un modello CAD 3D di un ugello con una superficie curva e liscia. A destra, lo stesso modello stampato in 3D proveniente da un file STL generato dal CAD di sinistra con una risoluzione molto bassa. Notare le sfaccettature piatte e segmentate sulla superficie dell’ugello stampata che sono causa della bassa risoluzione STL.

Anteprima di stampa con Eiger

Se non sai il livello di risoluzione che è stato impostato sul disegno CAD, Eiger ti dà una grossa mano. Infatti, una volta importato il tuo STL nel software di slicing di Markforged, è possibile rendersi conto se il tuo oggetto è stato esportato in bassa o in alta risoluzione. Spostando il mouse sul modello, Eiger evidenzia in blu la faccia sulla qualve viene posizionato il cursore del mouse. Se le sfaccettature sono molto evidenti, allora vuol dire che devi aumentare la risoluzione del tuo file STL. Al contrario la risoluzione STL è probabilmente sufficiente.

Esempio di file STL a bassa e ad alta risoluzione. I file STL a bassa risoluzione (a sinistra) evidenzieranno facce piatte distinte su regioni di parti curve quando il mouse si sposta su di esse, mentre con file STL a risoluzione più alta le facce evidenziate mostreranno una sfumatura di colore più sfocata.

D’altronde, gli STL con una risoluzione troppo alta possono essere troppo grandi per essere gestiti da Eiger in modo efficiente e possono rallentare le operazioni di slicing.

Per realizzare parti stampate in 3D che abbiano una finitura superficiale e un’accuratezza dimensionale della qualità che ti aspetti, consigliamo di tenere a mente i seguenti parametri di esportazione.

STL in alta risoluzione importato in Eiger
Vista da Eiger: come visibile dalla parte evidenziata in blu della foto, il modello STL è stato esportato a una risoluzione alta

Definizione dei parametri STL

Spesso i software CAD offrono esportazioni predefinite di esportazione indicate come qualità Scarsa, Media o Fine. L’esportazione con il parametro Fine può essere utilizzata per geometrie non troppo complesse, ma è sempre meglio personalizzare queste opzioni per ottimizzare il file .STL che si intende esportare.

Due parti stampate in 3D da file STL in alta risoluzione (sx) e in a bassa risoluzione (dx)
Due parti stampate in 3D da file STL. Sono state create due parti completamente diverse dallo stesso identico file di modello 3D in CAD, semplicemente esportando due STL con impostazioni di esportazione molto diverse. A sinistra hai una stampa 3D di un file STL che è stato creato con una risoluzione molto più alta, mentre a destra c’è una stampa 3D di una versione esportata con parametri STL a risoluzione molto bassa.

Per forzare questa impostazione predefinita dei CAD è necessario lavorare sui parametri di esportazione. I principali sono due e si chiamano chordal tolerance (or chordal deviation) e angular tolerance (or angular deviation)

Tolleranza cordale (o deviazione cordale)

La tolleranza cordale (o deviazione cordale) è il primo parametro che controlla la risoluzione del tuo oggetto creato in 3D. La tolleranza cordale è la massima deviazione lineare normale (perpendicolare) consentita da:

  • la superficie del modello 3D così come progettato (in questo caso il contorno curvo)
  • dalla faccia triangolare dell’STL risultante (quella più vicina), come mostrato nell’immagine seguente
Distanza tra il contorno superficiale triangolare ottenuto dopo l’esportazione dell’STL e quello curvo risultante dal disegno CAD 3D

Quindi, con un valore di tolleranza cordale più piccolo si otterrà un STL a risoluzione più elevata, con più triangoli (e più piccoli) e una dimensione del file maggiore.

Tolleranza angolare / Deviazione angolare / Deviazione normale

L’altro parametro importante è la tolleranza angolare (a volte indicata come deviazione angolare o deviazione normale). Questa impostazione controlla l’angolo massimo consentito tra i vettori normali di due triangoli vicini nella mesh e va considerato come un parametro che “rifinisce” la mesh più di quanto la tolleranza cordale consentirebbe altrimenti.

Diagramma di deviazione angolare STL

Se il valore di deviazione angolare (misurato in gradi) è impostato abbastanza piccolo da essere il parametro dominante, forzerà il processo di generazione STL ad aggiungere più triangoli nelle regioni di una parte con curvature più nette, che sono spesso caratteristiche con piccoli raggi. Questo a sua volta “migliorerà” la levigatezza di queste caratteristiche nella parte stampata in 3D risultante più di quanto fornirebbe la tolleranza cordale.

Si noti che mentre la deviazione angolare viene solitamente misurata in gradi (con un valore inferiore che determina un modello a risoluzione più elevata), alcuni software CAD specificano la deviazione angolare come un parametro di “controllo dell’angolo” adimensionale che varia di valore da 0 a 1, con valori maggiori specificando una risoluzione STL più alta intorno alle superfici curve.

Impostazioni di esportazione aggiuntive: alcuni programmi CAD possono offrire impostazioni extra oltre ai due controlli principali della tolleranza cordale e angolare, che possono includere opzioni come la lunghezza minima o massima della sfaccettatura del triangolo. In generale, vengono solitamente utilizzati per risolvere i problemi di esportazione STL nei casi limite e si consiglia di lasciarli ai valori predefiniti a meno che non si abbia un motivo specifico per modificarli.

Come esportare un file STL per la stampa in 3D

Il consiglio migliore che posso darvi è di trovare un equilibrio delle impostazioni di esportazione STL, tra una risoluzione di alta qualità che soddisfi i tuoi requisiti funzionali e una dimensione del file che possa essere elaborata rapidamente in Eiger. L’esperienza ha dimostrato che le seguenti impostazioni sono un utile punto di partenza:

  • Formato STL binario (dimensioni del file inferiori rispetto a ASCII)
  • Tolleranza cordale/deviazione di 0,1 mm
  • Tolleranza angolare/deviazione di 1 grado
  • Lunghezza laterale minima di 0,1 mm

Se la dimensione del file risultante è maggiore di 40 MB, si consiglia vivamente di ridurre la dimensione del file aumentando i valori della tolleranza cordale e/o angolare fino a quando la dimensione del file STL non è stata ridotta a meno di 40 MB. Il motivo è, come spiegato in precedenza, che file di grandi dimensioni possono rallentare le operazioni di elaborazione coinvolte nella preparazione dell’STL per la stampa 3D.

Impostazioni di esportazione STL dai software CAD

Di seguito abbiamo elencato alcuni tra i più diffusi software CAD presenti sul mercato.

PTC Creo

Impostazioni esportazione STL su Creo

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Formato STL: Binario
  • Altezza corda: 0,1 mm (Nota: questa è la tolleranza cordale)
  • Controllo dell’angolo: 0,25
  • Lascia ‘Maximum Edge Length’ e ‘Aspect Ratio’ ai loro valori predefiniti

Autodesk Fusion 360

Opzioni di esportazione file STL da Fusion 360

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Formato STL: Binario
  • Deviazione della superficie: 0,1 mm (Nota: questa è la tolleranza cordale)
  • Deviazione normale: 1 grado (Nota: questa è la deviazione angolare)
  • Lascia ‘Maximum Edge Length’ e ‘Aspect Ratio’ ai loro valori predefiniti

Autodesk Inventor

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Formato STL: Binario
  • Deviazione della superficie: 0,1 mm (Nota: questa è la tolleranza cordale)
  • Deviazione normale: 1 grado (Nota: questa è la deviazione angolare)
  • Lascia ‘Maximum Edge Length’ e ‘Aspect Ratio’ ai loro valori predefiniti

Siemens NX

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Tipo di file di output: binario
  • Tolleranza cordale: 0,1 mm (Nota: le unità qui sono impostate dalle unità del documento)
  • Tolleranza angolare: 1 grado

PTC OnShape

Impostazioni esportazione STL su OnShape

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Formato STL: Binario
  • Deviazione angolare: 1 grado
  • Tolleranza cordale: 0,1 mm
  • Larghezza minima sfaccettatura: 0,1 mm

Dassault Systèmes SOLIDWORKS

Consigliamo le seguenti impostazioni:

  • Formato STL: Binario
  • Risoluzione: personalizzata
  • Deviazione: 0,1 mm (Nota: questo parametro è tolleranza cordale/deviazione cordale)
  • Angolo: 1 grado
  • Lascia “Definisci dimensione massima sfaccettatura” deselezionato

Conclusioni

In quest’ultima sezione, abbiamo visto che tutti i CAD mettono a disposizione le opzioni per salvare il file in formato STL. Abbiamo anche appreso facilmente quali sono i parametri da impostare per ottenere un oggetto stampato in 3D in alta o in bassa risoluzione. Questi suggerimenti valgono per qualsiasi stampante 3D e invitiamo chi legge a tenerne debito conto per non incorrere in stampe 3D di scarsa qualità o lontane dalle aspettative. E’ chiaro che per ottenere oggetti di qualità non si può prescindere dal tipo di stampante 3D. Ogni stampante, infatti, ha livelli di accuratezza e di risoluzione differenti che variano in base non solo al modello, ma anche dalla tecnologia che hanno.

Credit: ringrazio il nostro partner Markforged per le informazioni forniteci (qui trovate l’articolo originale) sul tema della qualità del file STL per la stampa 3D. Ringrazio, inoltre, i colleghi dell’Ufficio Tecnico e Grafico di 3D Company per il supporto che mi hanno fornito nella stesura dell’articolo.

Di Redazione
Pubblicato il 7 Luglio 2021

Filed Under: Approfondimento

La stampa 3D industriale finalmente a Torino

Stampanti 3D industriali per parti funzionali

Sei un appassionato di stampa 3D e non sai dove trovare l’azienda giusta che ti stampi i tuoi disegni? Cerchi qualcuno che ti faccia il service di stampa 3D? Se sei già informato su chi può offrirti questo servizio sotto la Mole, allora complimenti, saprai sicuramente a chi rivolgerti.

Se, invece, non sai dove sbattere la testa, son sicuro che in 3D Company potrai trovare l’aiuto che cerchi. Gli specialisti 3D Company di Additive Manufacturing potranno aiutarti a non perdere tempo se il tuo obiettivo è di realizzare il tuo componente 3D con la qualità delle stampanti Markforged. Le parti sono funzionali e subito utilizzabili senza nessun post-processing.

esterno 3d company
Ingressi di showroom e laboratorio di 3D Company

L’azienda di Torino ha uno staff tecnico competente e certificato che è in grado di individuare le potenziali applicazioni realizzabili con le soluzioni di stampa 3D industriale Markforged. Nel caso non ci siano applicazioni adatte, 3D Company ha la competenza di saper indirizzare l’interlocutore verso la tecnologia più adatta alle sue esigenze.

3D Company miglior azienda di stampa 3D Markforged

3D Company è il miglior partner Markforged del 2020 e i suoi servizi sono rivolti esclusivamente alle aziende manifatturiere. Le stampanti 3D Markforged non sono stampanti 3D per la prototipazione, ma macchine di produzione additiva per la realizzazione di attrezzature di produzione. Solo parti finali stampate in 3D e subito pronte per l’uso.

I servizi di 3D Company

3D Company offre servizi di vendita di stampanti 3D Markforged in quanto è l’unico partner in Italia completamente dedicato alle macchine di produzione additiva della casa di Boston. Materiali di consumo (bobine), consumabili e parti di ricambio, sono sempre disponibili con consegna entro 24 ore.

La formazione all’uso delle stampanti 3D Markforged

Non mancano i corsi 3D Company sulla stampa 3D a Torino. Ce ne sono due tipologie: una è di formazione gratuita, visibile sui tanti webinar sulla stampa 3D industriale di polimeri e metalli (trovabili qui) realizzati nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Gli altri, invece, sono veri e propri corsi di formazione alla stampa 3D. Sia i webinar che i corsi di stampa 3D prevedono certificati di partecipazione che vengono rilasciati ai partecipanti.

Per rimanere aggiornato sugli eventi formativi e sui prossimi appuntamenti basta seguirli sui social, come ad esempio Linkedin, o consultare la sezione dedicata al Blog e alle News 3D.

Campioni di stampa 3D

3D Company non è solo una bella ed emergente realtà torinese, ma è anche l’azienda che in Italia produce più campionature per la valutazione e testing delle parti stampate in 3D.

showroom 3d company
Esposizione delle stampanti 3D Markforged e delle numerosissime campionature realizzate con i nostri partner

All’interno dello showroom potrete trovare più di cento campionature di attrezzature meccaniche e parti finali realizzate dall’ufficio tecnico di 3D Company in collaborazione con le aziende di produzione partner, nonché proprietarie del disegno.

Service di stampa 3D

Quando le aziende si rivolgono a 3D Company per avere un servizio di stampa 3D, queste vengono indirizzate verso i tanti suoi partner che offrono questo servizio. Se hai una richiesta di service di stampa 3D puoi contattare 3D Company da questa pagina. Saremo lieti di metterti in contatto con uno dei nostri partner che offre questo servizio di service.

Casi di successo con la stampa 3D

Stesso discorso vale per i casi di successo, più di quaranta e visibili qui. Trovate tantissime applicazioni di stampa 3D con la possibilità di scaricare le schede dei casi studio in pdf. Inoltre, tutte le applicazini protagoniste dei casi di successo pubblicate sul sito sono visibili dal vivo presso la sede dell’azienda. Per organizzare una visita contatta 3D Company da qui oppure chiama direttamente lo 011 019 58 46

Estratto di un caso di successo scaricabile in PDF
Di Redazione
Pubblicato il 22 Luglio 2021

Filed Under: Approfondimento

Stampanti 3D con fibra di carbonio

Nel mondo della stampa 3D ci si chiede spesso se esistono stampanti 3D per realizzare parti in fibra di carbonio. In questo articolo scoprirai che sono tante le stampanti 3D che utilizzano questo nobile materiale, ma è necessario fare dei dovuti distinguo.

Le proprietà della fibra di carbonio nelle stampanti 3D

La fibra di carbonio è un materiale ad elevatissima resistenza meccanica che, se impiegato correttamente, può sostituire i metalli e, in particolare, l’alluminio.

Nelle officine meccaniche il materiale più usato per realizzare attrezzature di produzione è, appunto, l’alluminio. Con la sua alta tenacità alla frattura e la sua buona resistenza alla corrosione è da anni il materiale più duttile.

Fibra di carbonio corta o lunga

Con la diffusione della tecnologia di produzione additiva, stanno velocemente cambiando le abitudini verso ciò che prima era considerato consolidato. Sono, infatti, facilmente disponibili sul mercato stampanti 3D che realizzano componenti polimerici caricati con particelle di fibra di carbonio. Questo mix di materiali, di plastica e fibra, ha il vantaggio di elevare le proprietà di resistenza a trazione rendendo queste parti abili a sostituire il metallo in innumerevoli applicazioni.

Bobina ABS fibra di carbonio

È bene, però, per rendere giustizia alla conoscenza, sapere che sul mercato ci sono vari tipi di questo materiale, ognuno con proprietà meccaniche differenti. Sono tutti in grado di sostituire l’alluminio? Che resistenza agli agenti chimici hanno? E il livello di finitura superficiale è quello richiesto dalla tua officina meccanica?

Materiale composito e fibra corta

Facciamo una premessa col dire che se si parla di polimeri rinforzati con fibra stiamo allora parlando di composito. “Il materiale composito è un materiale eterogeneo, cioè costituito da due o più fasi con proprietà fisiche differenti, le cui proprietà sono migliori delle fasi che lo costituiscono” (cit. Ing. Bertoldo).

https://youtu.be/aQEk_fkPc7w
Guarda il webinar registrato “Introduzione alla stampa 3D dei materiali compositi con Markforged”

Detto ciò, nel nostro caso, quando un polimero viene caricato con microparticelle di fibra di carbonio si parla di materiale composito rinforzato con fibra corta. Ad oggi, sul mercato, case produttrici come Stratasys, Roboze e Wasp (per citarne solo alcune) hanno prodotto stampanti 3D che sono sì, in grado di realizzare parti rinforzate, ma, soltanto, in fibra corta.

Fibra lunga e continua di Carbonio

Markforged dal 2013 ha costruito stampanti 3D che realizzano parti in nylon PA6 rinforzate con fibra di carbonio, con la differenza che questo materiale, che si chiama Onyx, è il materiale base, cioè la matrice per realizzare parti resistenti.

Il grande successo di Markforged è dovuto, però, al fatto che l’Onyx può a sua volta venire rinforzato con la fibra continua (o lunga) di carbonio. Questa intuizione, diventata subito un brevetto prezioso per la casa di Boston, permette all’Onyx rinforzato in fibra lunga di Carbonio di diventare più resistente dell’alluminio.

Bobine di fibra continua di carbonio Markforged
Bobine di fibra continua di carbonio Markforged

>>Guarda qui le numerose applicazioni dell’Onyx rinforzato con Fibra continua di Carbonio

Numeri e grafici

Nel grafico mostrato qui sotto, vengono indicate le proprietà meccaniche delle varie fibre disponibili quando associate con l’Onyx:

Stampanti 3D fibra di carbonio: caratteristiche meccaniche delle fibre di carbonio vetro e kevlar
Caratteristiche meccaniche delle fibre di carbonio, vetro e kevlar. Fonte: Markforged, REV 4.0 – 12/01/2020

Come è possibile vedere, l’Onyx rinforzato con Fibra di Carbonio è il materiale più tenace tra le tre fibre disponibili.

In quest’altro grafico, si può notare come la resistenza a flessione dell’Onyx con fibra continua di Carbonio sia superiore all’alluminio:

Curva sforzo e deformazione delle fibre Markforgfed in confronto all'alluminio
Curva sforzo e deformazione delle fibre Markforged in confronto all’alluminio

È interessante constatare che l’Onyx, il materiale base per tutti i modelli di stampanti 3D Markforged, anche se usato da solo, ha una resistenza a flessione maggiore di tutti i compositi in circolazione (pari a 80 Mpa). E, come abbiamo visto, se all’Onyx si aggiunge la fibra continua di Carbonio, allora il livello di resistenza aumenta di quasi un ordine di grandezza (fino a 540 Mpa). A prova di ciò, l’ABS, nelle sue varie versioni, può raggiungere un livello di resistenza a flessione massimo di 60 Mpa.

Non esistono al mondo materiali compositi con livelli di resistenza a rottura, a impatto e a snervamento come l’Onyx rinforzato con Fibra di Carbonio.

Le stampanti 3D per fibra di carbonio

Le stampanti 3D che realizzano parti in composito rinforzato con fibra continua di carbonio sono le seguenti:

Stampante 3D Industriale Markforged:

  • X7

Stampante 3D Professionale Markforged:

  • Mark Two

Lo sapevi che ci sono stampanti 3D per il metallo? E che sono stampanti 3D che usano il filamento invece che le polveri? Scopri come funziona e i materiali disponibili! Clicca qui

Di Alberto Bodrero
Pubblicato il 21 Giugno 2021

Filed Under: Approfondimento

ABS e Onyx, quali differenze

I polimeri ABS e Onyx nella stampa 3D

ABS e Onyx sono due materiali usati nella stampa 3D e, perciò, molto diffusi nelle aziende che cavalcano l’onda dell’innovazione di Industria 4.0.

L’ABS è un polimero termoplastico che, nella stampa 3D, viene utilizzato per creare componenti leggeri e di dimensioni contenute. L’Onyx è un materiale composito, sviluppato da Markforged a partire dal 2016, utilizzato per realizzare parti finite e attrezzature di produzione.

ABS, le proprietà meccaniche

L’ABS ha proprietà meccaniche, come resistenza agli urti, tenacità e rigidità rispetto ad altri polimeri comuni, che ne fanno un materiale duttile. Con una serie di modifiche chimiche è possibile apportare dei miglioramenti alla resistenza di questo materiale agli urti, alla tenacità e alla resistenza al calore. La resistenza all’urto può essere amplificata aumentando le proporzioni del butadiene rispetto allo stirene e anche all’acrilonitrile, sebbene ciò provochi cambiamenti in altre proprietà.

I Lego vengono realizzati in materiale ABS
I Lego, la nota casa di giocattoli, vengono storicamente realizzati in materiale ABS

L’aggiunta di fibre corte (fibre di vetro o carbonio) rendono le parti prodotte più resistenti a sforzi meccanici o termici. La temperatura d’esercizio non supera gli 80 °C.

La resistenza a trazione dell’ABS varia, perlopiù, in base al livello di concentrazione di fibra corta. Per dare dei riferimenti indicativi, si possono avere valori compresi tra i 40 Mpa fino ai 100 Mpa.

ABS, le applicazioni

L’ABS è un materiale che ha avuto largo uso e commercializzazione perché adatto alla creazione di giochi (vedi, a titolo meramente esemplificativo, il LEGO), di strumenti musicali, di parti di automobili (vedi i paraurti), custodie, valigie e tanti altri oggetti di uso comune.

Se caricato con la fibra corta può essere utilizzato anche negli stabilimenti produttivi per realizzare componentistica industriale come attrezzaggi e prototipi. Esistono anche versioni antistatiche (ESD) e ritardanti di fiamma (FR) che sono, generalmente, rivolte al settore dell’industria elettronica.

Parti dai molteplici utilizzi realizzati in materiale ABS
Parti usate nell’industria manifatturiera di materiale plastico ABS

L’uso dell’ABS nel mondo dell’utensileria e delle officine meccaniche va incontro, però, a dei limiti sostanziali dovuti al fatto che questo polimero presenta delle criticità non ignorabili dagli addetti del settore.

Le criticità dell’ABS

L’ABS, in generale, è un materiale che si presta bene alla produzione di oggetti piccoli e leggeri in quanto ha una bassa stabilità dimensionale. Inoltre, le sue caratteristiche chimico-fisiche dipendono dalla concentrazione chimica degli additivi presenti al suo interno. Esso, infatti, patisce l’esposizione alla luce, tendendo a deteriorarsi nel tempo.

Altra criticità, non di minor importanza, è relativa a quegli ABS che hanno supporti solubili. È necessario il passaggio in una vasca di lavaggio riempita di acqua a una certa temperatura (70°-80°C) e soda caustica che, come noto, deve prevedere dei dispositivi di protezione individuale obbligatori. C’è poi da aggiungere che il liquido di risulta deve essere smaltito e il consumo della vasca arriva a 3600W @230V.

Inoltre, essendo l’ABS composto di Acrilonitrile, Butadiene e Stirene, deve esser posato in opera con adeguati sistemi di aerazione in quanto lo stirene è cancerogeno. Infatti, durante il processo di estrusione, che avviene a circa 260°C, i fumi rilasciati nell’aria dallo stirene, se inalati, possono essere pericolosi per la salute dell’uomo.

Onyx

Facendo riferimento al precedente paragrafo sull’ABS, è davvero difficile trovare delle criticità su questo materiale. L’Onyx è un tecnopolimero di base Nylon PA6 riempito con microparticelle di fibra di Carbonio. Queste caratteristiche di rinforzo lo rendono molto più resistente e rigido dell’ABS.

Grazie alle sue caratteristiche fisiche, l’Onyx ha una elevata stabilità dimensionale. I supporti, inoltre, sono rimovibili manualmente a strappo (o, per usare dei termini scientifici, sono supporti a struttura “Breakaway”), non necessitano di alcun lavoro di post processing come abbiamo visto sopra e non emettono polveri rischiose per la salute. Per quanto riguarda i consumi, la stampante 3D che tratta l’Onyx non supera i 150W.

Diverse tipologie di Onyx

Ci sono tre versioni di Onyx: standard, ESD e FR

Ci sono diversi tipi di questo tecnopolimero su base PA6. Ognuno di loro è un materiale composito base sviluppato per specifiche applicazioni di diversi settori industriali. Vediamoli nel dettaglio:

  • Onyx: é il materiale base (matrice), composto da Nylon PA6 + microparticelle di fibra di Carbonio. È il materiale base di tutte le stampanti 3D Markforged. Ha resistenza a trazione pari a 71 Mpa -> Scarica la scheda tecnica
  • Onyx FR: è una variante ignifuga dell’Onyx. Ha ottenuto la Carta Blu in quanto materiale autoestinguente V-0 secondo UL-94. Ha una resistenza a trazione uguale all’Onyx -> Scarica la scheda tecnica
  • Onyx ESD: è il polimero più avanzato sviluppato da Markforged. Oltre a essere antistatico (ESD, Electro Static Discharge), ha anche una resistenza a trazione superiore, pari a 83 Mpa. Ha una resistività superficiale di 105 – 107 Ω -> Scarica la scheda tecnica

Applicazioni dell’Onyx nell’officina meccanica

L’Onyx, essendo di per sé un materiale polimerico più resistente dell’ABS, trova applicazione in tutti quei campi dove si ha bisogno di materiali resistenti a frattura, trazione, calore e a tutte quelle forze e sollecitazioni che vengono esercitate sugli attrezzaggi durante i cicli di lavoro.

Le attrezzature di produzione e gli utensili speciali sono, infatti, le realizzazioni più comuni. Generalmente, il materiale tradizionale che viene impiegato in questi ambiti è il metallo (l’alluminio il più comune) perché di vasta diffusione e perché adatto a sopportare certi carichi di lavoro.

Onyx, il primo polimero di Metal Replacement

Tutto ciò che prima veniva realizzato in metallo ha buone possibilità che ora si possa produrre in Onyx. Ad una condizione: che questi componenti superino le soglie minime di resistenza a cui vengono sottoposti. Conosciamo tutti, infatti, quanto l’industria manifatturiera italiana faccia della meticolosità e della qualità il suo fiore all’occhiello. Se i test vengono superati, non ci sono ragioni logiche per non utilizzare l’Onyx.

Piegatrice in funzione con punzone realizzato in Onyx

Vediamo, ora, in quali settori e applicazioni è consigliato l’uso del tecnopolimero base di Markforged.

Settori di applicazione

Aerospaziale
Automotive
Packaging
Ricerca e Sviluppo
Produzione elettronica
Energia
Difesa
Equipaggiamento industriale
Medico
Sviluppo del prodotto

Applicazioni

Clicca sulla voce che ti interessa per vedere il caso di utilizzo:


Posaggi
Calibri di controllo
Dime
Pinze per robot
Sistemi di presa a vuoto
Valvole
Maschere di saldatura
Ganasce portapezzo
Fixture
Stampi
Griffe
Portautensili

…e tantissimi altri casi di successo.

Differenza tra ABS e Onyx

Abbiamo visto che l’Onyx è il primo materiale di base per la realizzazione di tante applicazioni. Non possiamo, però, non notare che rispetto agli altri materiali di base, l’Onyx sia l’unico a garantire stabilità dimensionale e resistenza meccanica anche in situazioni estreme. Proviamo ad elencare, in maniera più esaustiva possibile, le qualità che ha questo tecnopolimero di Markforged rispetto all’ABS:

  • maggiore stabilità dimensionale
  • maggiore resistività chimica
  • maggiore resistenza a liquidi industriali
  • maggiore resistenza ad alte temperature
  • maggiore resistenza meccanica
  • maggiore tenacità a frattura
  • minore porosità
  • è rinforzabile con la fibra continua di Carbonio, Vetro e Kevlar, non con la fibra corta
  • caratteristiche meccaniche migliorabili di un ordine di grandezza grazie all’utilizzo della fibra continua
  • FR: alle proprietà elencate sopra si aggiunge l’autoestinguenza
  • ESD: alle proprietà elencate sopra si aggiunge l’antistaticità
Girante in Onyx in un motore d’auto

Qui il link per scaricare la scheda tecnica.

Per ogni informazione aggiuntiva potete contattare i nostri uffici al numero 011 019 5846 o compilando il form di richiesta info qui.

Di Alberto Bodrero
Pubblicato il 10 Giugno 2021

Filed Under: Approfondimento

Markforged, la storia

La storia di Markforged ha qualcosa di romantico oltre che di molto simile alla storia di alcune realtà aziendali famose in tutto il mondo come Apple, la nota casa di Cupertino (CA), e HP, Palo Alto (CA).

Tanto per cominciare, Markforged, a differenza dei due colossi appena citati, non nacque in California, bensì in Massachusetts, sulla costa est dove risiede l’Istituto di Tecnologia di Boston, il noto MIT.

Come nasce la prima stampante 3D Markforged

L’idea di creare una stampante 3D per realizzare parti in materiale polimerico ma resistenti come l’alluminio nacque da due studenti del MIT, Greg Mark e David Benhaim. I due amici progettarono la prima stampante 3D all’interno di una cantina, così come fecero, prima di loro, celebrità del calibro di Steve Jobs, Bill Hewlett, ‎David Packard, per citarne solo alcuni.

Fu, infatti, nel 2013 che Greg e David svilupparono la loro prima stampante 3D che prese il nome di Mark One. I due, resisi conto delle potenzialità della macchina, riuscirono a ottenere il pass per esporla durante il Solidworks World, la conference annuale organizzata dalla Solidworks, la nota casa dell’omonimo software di progettazione meccanica, nel gennaio del 2014.

La prima stampante 3D di Markforged fu, dunque, la Mark One, che stampava il nylon puro rinforzato da ciò che si sarebbe rivelato il punto di forza della casa di Boston: la fibra lunga di Carbonio.

Markforged to go public…

La storia di Markforged accelera. Dal 2014, si assiste a una veloce crescita sia sul mercato americano, sia su quello mondiale. Forbes inserisce la casa di Boston al decimo posto tra le prime 500 aziende americane (Forbes 2018 Next Billion Dollar Startups List) che ebbero la crescita più veloce tra il 2014 e il 2017 (+12687%) e la insignisce come la prossima startup miliardaria. Nel 2020, Markforged diventa il secondo produttore mondiale di stampanti 3D industriali per numero di unità vendute.

Forbes ci vedeva bene, anzi benissimo. Il 24 febbraio 2021, Markforged annuncia che la società entrerà in borsa alla New York Stock Exchange con una capitalizzazione di 2,1 miliardi di dollari. Un risultato sorprendente per un’azienda che nel 2020 ha fatturato poco più di 80 milioni di dollari.

Di Alberto Bodrero
Pubblicato il 1 Giugno 2021

Filed Under: Approfondimento

Stampante 3D metallo, prezzi mai visti

Un focus sulla stampante 3D metallo, i prezzi in circolazione delle diverse tecnologie e un confronto con le macchine CNC.

Avrai sicuramente sentito parlare delle stampanti 3D, ma, scommetto, mai di prezzi accessibili per la piccola media impresa, vero? E che le stampanti 3D potessero stampare i metalli, lo sapevi?

Se la tua prima reazione è di rimanere spiazzato a una notizia del genere, continua a leggere questo articolo, scoprirai tante altre cose che non conosci. Lo sai che ci sono stampanti 3D che realizzano parti in Acciaio Inox, o in Rame Puro al 99,8% o, addirittura, in Inconel 625? No? Allora, buona lettura.

Quanto costa una CNC?

Una volta assodato che esistono stampanti 3D che stampano vari tipi di metallo, vorrai sapere quanto costano. Se, inoltre, sei già un esperto del campo, cioè del mondo dell’industria manifatturiera, conoscerai le macchine a controllo numerico (CNC) che popolano questi ambienti e quanto queste possano facilmente raggiungere prezzi a sei zeri.

Macchina a controllo numerico
Una macchina a controllo numerico per il legno

Le macchine CNC, che realizzano manufatti in metallo da ormai più di 70 anni, hanno costi di acquisto e di gestione che gli operatori del settore conoscono molto bene. Si tratta, infatti, di macchinari che possono arrivare a costare moltissimo, tutto dipende da vari parametri tecnici che qui non ha senso trattare. Diciamo che il range di prezzo è molto ampio: si parte dai 100-150.000 euro per macchinari molto piccoli, fino ad arrivare anche a qualche milione per macchine CNC più complesse.

Diventa difficile, dunque, parlare di macchine per metallo economiche quando si parla di macchine CNC.

Stampante 3D metallo, prezzi in base alla tecnologia

Un discorso diverso si può fare per le stampanti 3D metallo. Anche qui la fascia di prezzo è molto ampia ma, a differenza delle macchine CNC, il costo di accesso dipende sostanzialmente dalla tecnologia di queste. Se si vuole approfondire il discorso per farsi un’idea più chiara sulle varie tecnologie esistenti nel mercato delle stampanti 3D per il metallo, potete visionare un articolo che ho scritto di recente.

Senza entrare nel dettaglio delle tecnologie di stampa 3D metallo disponibili sul mercato, possiamo riassumere l’argomento dividendolo in due macrocategorie: le stampanti 3D a fusione su letto di polvere (SLM, DMLS), e quelle figlie dell’FDM, la tecnologia ADAM di Markforged.

La differenza maggiore è nel fatto che la prima sinterizza col laser la polvere metallica, mentre la seconda estrude un filamento al cui interno c’è polvere di metallo (Acciaio, Rame puro, Inconel 625, ecc) tenuta insieme da un legante polimerico-ceroso.

Il costo di una stampante 3D metallo a tecnologia ADAM parte dai circa 150K e può arrivare fino ai 250K. Questo range di prezzo è dovuto al fatto che Markforged ha due sistemi di stampa 3D per metallo: il Sinter-1 e il Sinter-2. La differenza tra i due è che il secondo, il Sinter-2, ha un volume 4 volte superiore al primo oltre a essere tecnologicamente più recente del Sinter-1 che è uscito sul mercato nel 2018.

Perché le stampanti 3D SLM/DMLS costano di più di quelle a tecnologia ADAM

Le ragioni per cui le stampanti 3D metallo a tecnologia ADAM hanno costi minori sono plurime:

  • Non è necessaria l’elettroerosione a filo per la rimozione dei supporti
  • Basso assorbimento energetico
  • Non è necessario il lavoro di post trattamento termico
  • Non è possibile avere problemi di cross contamination
  • Il sistema non lavora sottovuoto
  • Non si hanno sprechi di materiale
La stampante 3D metallo Metal X a tecnologia ADAM realizza parti subito pronte all’utilizzo, i supporti si rimuovono facilmente

La facilità dell’uso di questa tecnologia è dovuta anche al fatto che i parametri di processo non devono essere settati ad ogni ciclo di lavorazione. Il sistema ADAM ha dei parametri preimpostati per ogni materiale. Ciò evita grosse perdite di tempo, abbassando in maniera importante i costi di produzione. Per un approfondimento sulla tecnologia ADAM, consiglio di guardare il video sulla stampa 3D dei materiali metallici.

Come accennato poco più sopra, la tecnologia ADAM, sviluppata dalla casa produttrice Markforged, è l’unica disponibile, al momento, che permette di portarsi in “casa” una stampante 3D per metallo a prezzi contenuti e per varie tipologie di materiali metallici.

Se vuoi avere un preventivo personalizzato sulle stampanti 3D metallo della casa di Boston e sulla base delle tue esigenze, basta che tu ti metta in contatto con il team di 3D Company – Markforged, la nuova realtà torinese che sta conquistando la fiducia del mercato grazie alla professionalità e lealtà dimostrata rispetto ai propri partner e clienti.

Una curiosità che hanno in comune le macchine CNC con le stampanti 3D a tecnologia ADAM

Prima di concludere l’articolo, condivido con voi una curiosità. Tra le tante diversità che queste due macchine hanno, c’è un aspetto che hanno in comune. Infatti, sia le macchine a controllo numerico, sia le stampanti 3D Markforged, hanno visto la loro nascita e sviluppo in un istituto tecnologico celebre per aver vinto più volte la classifica di miglior università al mondo, il MIT di Boston (Massachusetts Institute of Technology). E’, infatti, nello stesso istituto di tecnologia che hanno visto la luce queste due strategiche invenzioni per l’industria manifatturiera. Con una piccola differenza: la prima nacque durante la fase di ripresa industriale successiva alla Seconda guerra mondiale, mentre la seconda è molto recente, correva l’anno 2013.

Lo sapevi che i fondatori di Markforged sono stati studenti del MIT? Se vuoi conoscere la storia di Markforged leggi l’articolo dedicato.

Di Alberto Bodrero
Pubblicato il 29 Maggio 2021

Filed Under: Approfondimento

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